voltandomi
indietro...
LOREDANA
FILIPPI, mi presento
voltandomi
indietro, oggi posso finalmente cogliere il "significato"
che la strada della vita ha tessuto in tanti anni di inspiegabili
giravolte.. e riconosco, nel mio cammino, i tipici tre step
"iniziatici" (come nella "morfologia della
fiaba" di Propp), che solo il tempo e la consapevolezza
possono maturare e comprendere:
- partendo dallo studio, tutto umanistico, dell'anelito
dell'anima umana ad esprimere se stessa, ho cominciato ad
interessarmi di medicine "alternative" e complementari
ai tempi dell'università, poi di visioni filosofiche
di tradizioni antiche, come la Cabbalah, i Veda, il Taoismo...
Tuttavia non comprendevo come poter conciliare tali studi,
umanistici e letterari, con il mio "nuovo" interesse
verso la medicina: scienza e coscienza erano, in me, ancora
separate e non facilmente relazionabili;
- successivamente, passando attraverso la ricerca, necessaria,
di rimedi naturali e non invasivi per la salute, ho sentito
la necessità di andare oltre la visione sintomatica
della malattia e del benessere, per attingere al significato/messaggio
che la vita intera porta con sé scoprendo, diciamo
così, la tunica angelica del sintomo: che
è ànghelos, angelo, proprio perché
porta un messaggio. Eppure, capivo che anche questo non
era sufficiente..
- Infine, come in ogni buon processo iniziatico, sono "tornata"
all'inizio, ma con una visione completamente nuova:
scoprendo che la malattia/problema ha un tèlos,
un fine più che una causa, mi sono voltata a guardare
come tutto, in realtà, abbia un volto circolare:
non
solo nel senso che causa ed effetto coincidono e che il
“tempo ritorna” ma - meraviglia! - che proprio
oggi la scienza va riscoprendo quello che le tradizioni
più antiche da sempre affermano…
E cioè che l’unico, vero, “oggetto”
di qualsivoglia ricerca, sia essa scientifica, mistica o
semplicemente culturale, è sempre e solo l’essere
umano: è la ricerca del “chi sono io”
e dei “perché” della nostra esistenza.
Tornare ad una visione “non duale” della realtà
è, credo, il cammino che oggi tutti possiamo compiere.
Dualità, virtualità,
al contempo fallace e reale; passaggio, distacco, separazione,
divisione, smembramento, “buio degli inizi”,
dark matter, “nera” perché non ancora
ri-conosciuta, “morte iniziatica”: necessaria,
però, nel cammino di iniziazione verso ciò
che siamo. E che io amo sintetizzare come cammino “dall’Io
al Dio, e viceversa”, basato tutto su questa strana
ma significate assonanza (i-o), verso l’orizzonte
della Coscienza.