Sulla soglia del bosco…
Queste riflessioni mi sono state mosse dal bellissimo riferimento che Michele Giovagnoli ha fatto ieri sulla cosiddetta “Fascia ecotonale” del bosco: quella “zona di passaggio” che gradatamente introduce ad esso; dove la vegetazione sembra proteggerlo, pur senza imporsi sulla sua regalità.
Arbusti spesso spinosi che, con pazienza, custodiscono il seme della quercia dai roditori, nell’attesa che questo metta radici. E pronti a “ritirarsi”, come madre saggia, nel momento in cui ciò avviene e il seme rivela la sua forza.
Luogo/Tempo dove occorre pazienza e grande delicatezza, tipica di tutti i momenti di trasformazione e passaggio.
Momenti in cui il nuovo si presenta e va accolto e accudito come bambino appena uscito dal ventre materno. Momento sacro, momento iniziatico. Come la morte, né più né meno.
Luogo di protezione ma anche di nutrimento: la sottile pellicola della troposfera (dal greco trópos che indica rivolgimento, mutamento) nella quale tutta la vita trova contenimento, e protezione dai raggi cosmici potenzialmente nocivi.
Placenta che nutre perché crea lo Spazio Sacro in cui la creazione può compiersi.
Pericardio o membrana protettiva del cuore, come quella dei polmoni, dell’intestino, finanche di ogni cellula: di cui – si dice – essere addirittura il “cervello”.
Anatomia è maestra di vita. Poiché OVUNQUE, la penna della creazione incide la storia che vuole narrare.
La fascia ecotonale è l’adolescenza del bosco, che sta crescendo e si sta “individualizzando”…
Come tale, dunque, è piena di vita!! Di fluttuazioni ad alto metabolismo.
Fase di autoconoscenza che porta la Magia della Soglia: luogo di “concepimento e creazione”, di “fertile criticità”.
Uno stadio dell’evoluzione in cui, più che il fare, ci viene chiesto l’essere: il sollevare il livello dell’attenzione – che è osservazione e ascolto, SILENZIOSO ascolto! – ovvero conoscenza e consapevolezza del processo in atto.
Quello spazio/tempo della vita, non privo di pericoli, in cui il matrimonio sacro si può compiere.
E il Nuovo – il Mondo Nuovo che GIÀ esiste e di cui NOI SIAMO L’EMBRIONE – si può manifestare.
Cosa ci chiede?
Ci chiede pazienza, delicatezza e, soprattutto, FIDUCIA nella vita.
In una parola:
FERMEZZA, e determinazione.
Fondate sul RICORDO, di ciò che realmente siamo.
*Loredana*
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