Un’esperienza del “Sentire”, fra consapevolezza ed emozioni.
Chi riconosce nella vita il compiersi di un cammino di evoluzione, conosce l’importanza dell’armonizzarsi con i ritmi della natura; in essi potrà anzi leggere, come in un libro aperto, la strada e le indicazioni per i passi successivi del suo cammino.
Un modo per entrare in sintonia con ciò che ci circonda e cogliere, nel corso dell’anno, quei mutamenti che spesso fatichiamo a percepire, la cui consapevolezza invece, ci aiuta a divenire esseri umani armonici, dentro e fuori di noi…
Secondo il ritmo della Natura
Il Corso dell’Anno si basa sulla naturale successione delle stagioni quali orologio biologico che scandisce i ritmi della vita, sia materiale che spirituale.
Nel ritmico allungarsi del giorno e della notte, nella fioritura, nella maturazione delle messi, nel raccolto, sono nascosti, secondo la saggezza antica, messaggi simbolici scritti da mano divina: chiunque riesca ad armonizzarsi ad essi potrà accedere ai più profondi misteri dell’Universo, sia interiore che esteriore.Il Corso dell’Anno rappresenta dunque il procedere parallelo del ciclo della natura con l’evoluzione dello spirito. Armonizzarsi con i cicli cosmici e imparare a leggere i loro simboli alla luce dell’antica sapienza, significa permettere il compiersi, all’interno del Sé, delle stesse trasformazioni che la Natura perpetua da sempre conquistando, di anno in anno, livelli più elevati di visione e di raffinatezza dello Spirito.
Il Corso dell’Anno come cammino d’iniziazione
È una serie di otto incontri, basati sulla cosiddetta ruota dell’anno. In essi vengono mese in luce le relazioni energetiche tra la natura “fuori di noi” e la natura “dentro” (noi siamo natura nella natura), organi e funzioni interessati nei vari momenti dell’anno (secondo la Medicina Tradizionale Cinese) ma, soprattutto, il cammino di consapevolezza di cui il Corso dell’anno è grande metafora.
Rudolf Steiner (Il respiro della terra), l’antica Tradizione ermetica ed alchemica e la mitologia celtica costituiscono i presupposti culturali del progetto.
Siamo uno con la terra…
Noi siamo natura nella natura, siamo uno con la terra. L’energia si muove, in noi, nello stesso modo in cui si muove e trasforma nell’ambiente esterno. Prenderne consapevolezza aiuta ad armonizzarsi nel corso del cammino.
L’incedere delle stagioni, letto da un punto di vista energetico e simbolico, offre la possibilità di seguire con consapevolezza le trasformazioni energetiche che nel corso dell’anno si compiono. Questo avviene in ogni organismo vivente, e interessa il piano fisico-energetico, il piano psichico e, soprattutto, quello spirituale ed evolutivo.
Possiamo comprendere questo “modello di crescita e trasformazione”, attraverso l’osservazione del fenomeno delle stagioni. Possiamo comprenderlo con i miti che ne parlano – a iniziare da quello di Demetra. E possiamo, soprattutto, scorgere in esso quello che è il cammino di evoluzione dell’anima e della sua consapevolezza. Il mondo del mito, dei sogni e delle fiabe, si incontra con quello della natura: dentro di noi.
A questo modello, ogni cosa può esser ricondotta: dalle problematiche stagionali legate alla salute, agli ostacoli che la vita presenta. Affinché si giunga all’età dell’oro, in cui il frutto, oramai maturo, si appresta a compiere un nuovo passaggio: offrendo se stesso, lasciando maturare il seme dentro di sé, pronto ad iniziare un nuovo cammino.
Persefone ha mangiato il cibo degli inferi – tuonò il dio – e Ade vuole che ella torni laggiù! Ma anche tu, Demetra, la vuoi con te…
Così, d’ora in avanti, Persefone trascorrerà una parte dell’anno con te e una parte con Ade. Quando starà con te, la terra sarà ricolma di fiori e di frutti, ma quando poi scenderà nel paese delle ombre, calerà il gelo e sarà il deserto, come il tuo cuore comanda, poiché Persefone porterà via con sé i chicchi delle spighe.
Lei stessa sarà come il chicco, che solo se viene sepolto sotto terra può rinascere e germogliare!
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Approfondimento:
In che senso il Corso dell’Anno rappresenta un Cammino Iniziatico?
Il Corso dell’Anno con le sue stagioni rappresentano una Via per permetterci di migliorarci e di elevarci.
Le cosiddette “8 porte”, o 8 “notti magiche”, costituiscono 8 tappe maturative strettamente legate al ciclo stagionale, ossia alla successione degli equinozi e dei solstizi, da sempre celebrati nelle Antiche Culture di tutto il pianeta: momenti di passaggio e di trasformazione, fatti cosmici veicoli di particolari “energie” che ognuno di noi può educarsi a percepire per conoscersi meglio, armonizzandosi alla natura e migliorando le proprie potenzialità nell’aderenza alla Vita.
Il recupero del “significato” originario delle tradizioni pagane pre-cristiane, offre l’occasione di leggere, nello svolgersi del Corso dell’Anno, il modello di un Cammino Interiore dell’Uomo parallelo a quello della Natura, interpretato secondo l’antica tradizione ermetica ed alchemica.
Il Cammino che il Corso dell’Anno – o Anno Magico – propone, insegna una Via che non mira a sradicare nessuno dal proprio ambiente, che non spinge al ripudio della materia o all’abbandono di ogni responsabilità, bensì insegna a fortificarsi, a raggiungere il proprio stato di equilibrio e di benessere in qualunque condizione, imparando a “ritornare alla materia” (come il Corso dell’Anno ci insegna quando torna l’Autunno e si avvicina l’Inverno) con la giusta comprensione della stessa, L’obiettivo è il rinascere dello Spirito ogni anno più splendente, come la Fenice dalle proprie ceneri. Senza il bisogno di tornare da capo o di ripetere gli stessi errori, ma ripartendo ogni volta da un gradino più elevato.
A cosa serve dunque seguire consapevolemente il Corso dell’Anno?
Diversi sono i piani sui quali si riverbera la consapevolezza. Ad ognuno approfondire quello che sente più importante e più affine a se stesso. Ecco i principali:
– sul piano fisico-energetico: l‘energia si muove nel nostro corpo nello stesso modo in cui si muove nel cosmo e nella natura. Riconoscere questo “movimento”, riconoscere cioè negli avvenimenti esterni gli stessi processi che si svolgono sotto la nostra “pelle”, è la premessa indispensabile per armonizzare le potenzialità naturali del nostro corpo, della nostra mente e del nostro spirito con l’incedere della natura e del cosmo, per metterci in sinergia con essi ed ottimizzare le nostre risorse sui piani più diversi della nostra esistenza.
– sul piano psichico: il percorso dell’Anno Magico ha, tra gli scopi principali, quello di “solarizzare l’inconscio” (processo che gli alchimisti chiamavano solificatio), ossia portare la luce della ragione all’interno del sé, soprattutto nella “zona d’ombra” matrice di quasi la totalità dei nostri comportamenti, schemi di pensiero, azioni.
E’ insito nella natura dell’uomo il ripetere di continuo, spesso in modo ciclico, gli stessi errori, per tutta la vita. Gli antichi alchimisti chiamavano questo il “ciclo uroborico” o del Serpente che si morde la coda, replicando se stesso all’infinto senza mai evolvere. La pratica consapevole del Corso dell’Anno guida alla maturazione di nuovi schemi di comportamento che vengono a sostituirsi ai vecchi e irrigiditi schemi di chiusura e di rinuncia – che ci guidano in comportamenti spesso perdenti – operando consapevolmente nel riconoscere e quindi rimuovere il dolore inconscio che li sostiene processo che, in termini alchemici, è detto “rompere il ciclo del serpente”.
– sul piano iniziatico: la consapevolezza del cammino intrapreso matura una sempre maggior levatura spirituale in grado di permettere una visione più ampia e globale dei problemi ed una loro gestione più matura. La Vita – o la Grande Opera degli antichi alchimisti – altro non è, si può dire, che la progressiva conquista di un “panorama” sempre più ampio, di una visione sempre più profonda e comprensiva di ciò che la vita stessa propone – e a volte, sembra, impone – nonché delle possibilità evolutive che essa offre: riconoscerle e fruirle significa restituire alla mia stessa esistenza il suo giusto “Significato” e, soprattutto riscoprirne il Senso (direzione) del Cammino.
Gli incontri sul Corso dell’Anno prevedono:
– l’addestramento alla lettura analogica della Forza che scorre nel macrocosmo come nell’uomo (corpo energetico), nel corpo psichico, nel mondo sociale. Riconoscere l’archetipo generatore di ognuno di questi aspetti significa poter indirizzare “uni-versalmente” le proprie forze, cioè in una “unica direzione”, sinergica alla natura stessa.
– Il Cammino psichico e quello Iniziatico, letto parallelamente a quello della natura ed interpretato secondo l’antica tradizione ermetica ed alchemica.
– Gli esercizi che agiscono sul corpo sottile (fisico-eterico) dell’uomo in relazione con i centri energetici (Chakras) maggiormente interessati nelle varie stagioni. Nozioni di alimentazione in accordo con i tempi della natura.
– La riscoperta delle antiche forme di ritualità che agivano nel profondo e non unicamente nella “superficie” dell’essere.