Sulla soglia.
Ecco. Siamo “entrati nel tempo di soglia”. Abbiamo varcato la soglia ma non ancora l’abbiamo superata. Terra di Mezzo, senza tempo né spazio; luogo sacro, tuttavia: poiché, in esso, si compie una creazione.
La soglia è una terra senza tempo, uno spazio indefinito dove si incontrano regni diversi, tempi ed ere pronti a scorrere ma ancora immobili nell’attesa.
È l’armadio magico in cui entri con l’illusione di chiuderti, di separarti, e invece ti ritrovi in uno spazio e tempo nuovi e lontani da ogni possibile immaginazione, orizzonti e cieli surreali che ancora la ragione non ti concede di riconoscere.
Non qui e non ancora lì. Una voragine tra l’adesso e il non ancora.
Non più il passato e non ancora il futuro. Solo, il luogo in cui tutto si crea. In cui si celebra il matrimonio sacro, nel tempo dell’incontro e della generazione. Luogo di “fertile criticità”. Di Concepimento.
Ove si compie il miracolo della Cosa Una.
Sulla soglia non c’è ordine, non c’è legge, né governo.
La soglia è terra, e tempo, di anarchia. Solo la natura in essa può aver voce. E potere.
È lo spazio vuoto in cui Essa, Grande Madre, chiede di fare ritorno, in cui la natura si ripresenta e ti costringe a ricordarti di lei.
È il momento in cui puoi fermarti e guardare, al di qua e al di là di essa. E decidere.
Sì. La soglia è luogo e tempo di scelta, di improrogabile decisione.
Lascia tutto e vieni con me, essa ti dice. Oppure, libero, ritorna al prima. Se ci riesci.
Puoi scendere dalla giostra, ma consapevole dei rischi.
La soglia è tempo di illusione. Dove tutto sembra fermo mentre in realtà sta maturando, come sempre, nell’invisibile.
La Consapevolezza è la chiave per varcarla e, col nuovo passo che segna la tua Volontà di incedere nell’Oltre, portare il tuo respiro a nuove altezze dalle quali contemplare la soglia, svelando l’illusione che l’ha generata.
Allora, da limen a lumen, la soglia compie se stessa.
*Loredana Filippi*
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Sulla soglia. Richiami di Risveglio